RAPPORTO SPECIALE DEL JUSTINIAN CENTRE
L'ORTODOSSIA IN AMERICA:
CRISI DEMOGRAFICA
Preparato dal Dr. Nikolas K. Gvosdev
Febbraio 1997
I. PROPOSITO
L'Ortodossia sta affrontando una crisi in questo paese: la graduale
erosione della sua base demografica, o i cosiddetti "ortodossi di nascita".
Per il prossimo futuro, il compito missionario numero 1 della Chiesa è
quello di riportare all'ovile gli ortodossi non praticanti. In anni recenti,
alcuni hanno messo in discussione il bisogno o il valore di un simile approccio
missionario. La ragione è triplice. In primo luogo, anche con tassi
di conversione aumentati a causa di matrimoni misti, opera missionaria,
etc., l'"influsso" di convertiti non è ancora sufficiente a rimpiazzare
il "deflusso" dall'Ortodossia negli ultimi 80 anni. In secondo luogo, l'opera
missionaria nella società americana è danneggiata dallo spettacolo
di una chiesa che sembra incapace di "mantenere i propri membri". Infine,
se i motivi che hanno portato tre generazioni di "ortodossi di nascita"
a lasciare la propria chiesa ancestrale non vengono adeguatamente affrontati,
che garanzia avremo che le seguenti generazioni di "ortodossi di nascita"
prodotte dall'attuale genrazione di convertiti alla Fede non trovino qualche
carenza nell'Ortodossia che oggi esiste in questo paese?
II. METODI
Questo non è in alcun modo uno studio scientifico esauriente;
piuttosto, è un rapporto studiato per tratteggiare a grandi linee
il quadro dell'Ortodossia attuale, e per porre le basi di discussioni più
dettagliate. La demografia ortodossa in questo paese è quanto meno
una scienza inesatta, poiché ciascuna giurisdizione usa criteri
differenti per valutare i modi di "appartenenza" alla Chiesa. A mio avviso,
la definizione più ampia - il battesimo - è pressoché
inutile a fornire un quadro accurato di chi appartiene di fatto alla Chiesa.
Una persona battezzata ortodossa nell'infanzia che in seguito non frequenta
mai la Chiesa né viene coinvolta in alcun modo significativo nella
vita della comunità è, in essenza, un membro "inutile". Altri
tipi di statistiche di appartenenza possono riflettere il numero di famiglie
che hanno dato specifici contributi finanziari, e pertanto sottovalutare
i numeri effettivi dei fedeli. Per gli scopi di questo studio, si presume
che sia ortodosso chi abbia partecipato ai sacramenti almeno una volta
all'anno, e frequenta la chiesa per lo meno in modo nominale.
Tutte le statistiche, a meno che non sia specificato altrimenti, sono
prese dalle Vital Statistics emanate nel 1997 dal governo degli
Stati Uniti. Molti dei dati usati sono basati su stime ed estrapolazioni,
cosa che evidenzia il bisogno di studi ulteriori e più accurati.
III. I NUMERI DEGLI ORTODOSSI IN U.S.A. E IN CANADA: LE NOSTRE PRETESE
Le "quattro grandi" tra le giurisdizioni ortodosse negli Stati Uniti:
l'Arcidiocesi Ortodossa Greca (qui di seguito, i greci); la Chiesa Ortodossa
in America (qui di seguito O.C.A.); l'Arcidiocesi Cristiana Ortodossa Antiochena
(qui di seguito, gli antiocheni); e l'Esarcato Serbo (qui di seguito, i
serbi), vantano, collettivamente, un totale di membri di 4,3 milioni. Quando
si aggiungono altre giurisdizioni minori, esarcati, etc., il numero di
ortodossi in Nord America è valutato all'incirca attorno ai 4,6
milioni.
Queste impressionanti statistiche, tuttavia, quando vengono suddivise,
ci dicono che le dimensioni medie di una parrocchia ortodossa in questo
paese dovrebbero essere le seguenti.
Greci: 3600 persone per parrocchia
O.C.A.: 3300 persone per parrocchia
Antiocheni: 1600 persone per parrocchia
Serbi: 1000 persone per parrocchia
Sfortunatamente, basandoci sui rapporti annuali presentati a conferenze,
congressi e occasioni simili, è chiaro che questi numeri (anche
se prendiamo i partecipanti alla funzione di Pasqua, che è indubbiamente
la festa più frequentata dell'anno ortodosso) non sono cifre realistiche
del numero effettivo di cristiani ortodossi in Nord America.
IV. VALUTAZIONI REALISTICHE
Se rivediamo le cifre precedenti in questo modo:
Greci: 3600 persone rivedute a 900 persone a parrocchia: 481.000 membri.
O.C.A.: 3300 persone rivedute a 500 persone a parrocchia: 300.000 membri.
Antiocheni: 1600 persone rivedute a 500 persone a parrocchia: 92.000
membri.
Serbi: 1000 persone rivedute a 500 persone a parrocchia: 35.000 membri.
In questo modo, arriviamo a un totale di 908.000 per le "grandi quattro",
di fronte a una pretesa di 4,3 milioni, in altre parole il 21% delle cifre
citate.
V. ORTODOSSIA: STAGNAZIONE DAL 1907
Una cifra di circa 900.000 cristiani ortodossi praticanti in Nord America
nel 1997 è un buon auspicio per il futuro dell'Ortodossia? Non se
consideriamo la mancanza di crescita sperimentata dall'Ortodossia in questo
paese sin dal principio del ventesimo secolo.
Nel 1907, alla vigilia della sua partenza dagli Stati Uniti, il Vescovo
Tikhon Belavin (più tardi Patriarca di Mosca, e ora un santo canonizzato
della Chiesa Russa), che era stato responsabile della missione russa in
Nord America, stimava che vi fossero circa 300.000 cristiani ortodossi
registrati nelle parrocchie della Missione e dei suoi esarcati affiliati.
Il Vescovo Gregory Afonsky (cfr. The Orthodox Church in America, 1917-1934)
dice che il numero di cristiani ortodossi in America a quel tempo dovrebbe
essere pertanto stimato a circa 600.000 (cristiani ortodossi nominali).
Se ipotizziamo che dopo il 1907 negli Stati Uniti non sia immigrato
un singolo cristiano ortodosso, che non vi siano state conversioni all'Ortodossia,
che la comunità di cristiani ortodossi sia cresciuta allo stesso
tasso della popolazione degli Stati Uniti, e che l'Ortodossia abbia un
tasso di ritenzione dell'85% (vale a dire che solo il 15 % dei cristiani
ortodossi abbandonino la Chiesa), queste sarebbero le stime del numero
dei cristiani ortodossi in Nord America nel 1997:
Usando il numero di ortodossi "registrati": 714.000 (stima 1997)
Usando il numero di ortodossi "stimati": 1.428.000 (stima 1997)
Ciò che questo ci mostra, pertanto, è che la Chiesa ortodossa,
anche con successive ondate di immigrazione, e un certo numero di conversioni
da altre fedi, è stata appena in grado di conservare i propri
membri in questo paese, e non è stata in grado di usare la sua
"base naturale" (gli "ortodossi di nascita") come piattaforma di lancio
per una ulteriore crescita e testimonianza nel contesto della comunità
americana. A meno che questa tendenza non venga ribaltata, l'Ortodossia
continuerà a essere negli Stati Uniti una fede marginale, che fluttua
intorno all'1% della popolazione Americana totale.
Il tempo è oggi il fattore più cruciale. L'ex-senatore
Paul Tsongas, defunto nel gennaio 1997, è l'epitome dell'ortodosso
di nascita "ribelle" - cresciuto come ortodosso da bambino, si allontanò
dalla fede da adulto, in parte per le questioni della lingua e della rilevanza
dell'Ortodossia nella sua vita come americano, e non semplicemente come
greco. C'è una finestra di soli 15-20 anni che restano per raggiungere
la generazione dei "Baby-boomers" e dei loro figli, la crescente "generazione
X", perduti dalla Chiesa ortodossa, prima che ogni residuo legame con l'Ortodossia
(un retaggio culturale ricordato, o "la chiesa a cui andava la nonna")
siano irrevocabilmente dissolti.
VI. L'OBIETTIVO DI POPOLAZIONE
Il formulario del Censo degli Stati Uniti contiene una sezione in cui
gli americani possono designare volontariamente i paese o i paesi della
propria origine nazionale o discendenza etnica. Usando i dati presentati
nel Censo del 1990, possiamo estrapolare che tra gli immigranti europei
e i loro discendenti, possiamo aspettarci che 3 milioni e 375.000, come
minimo, ricadano nella categoria di "ortodossi di nascita". Si deve anche
notare che molti "ortodossi di nascita" di terza e quarta generazione,
a causa dei matrimoni misti e dell'assimilazione, non indicano il loro
paese ancestrale d'origine nei moduli del Censo. Queste cifre inoltre non
riflettono la presenza di gruppi ortodossi mediorientali e di altri pesei
non europei. Tenendo conto che meno di un milione di americani sono in
ogni senso cristiani ortodossi "praticanti" o che si identificano come
tali, questo lascia, come minimo, un campo di missione approssimativo
di 3 milioni di americani e canadesi che sono "di origne ortodossa" ma
attualmente non sono affiliati alla Chiesa Ortodossa. Vi sono forse altri
2 milioni in termini di coniugi e di parenti di persone che hanno sposato
degli ortodossi o persone "di discendenza ortodossa", che hanno qualche
connessione o introduzione personale all'Ortodossia, sulla quale si può
lavorare.
Non è lo scopo di questo rapporto di suggerire strategie di
lavoro missionario tra i non praticanti e le coppie miste. Il suo scopo
è di focalizzare l'attenzione sia della gerarchia ortodossa che
dei laici sul fatto che, a meno che non si agisca, e non sia agisca presto,
la base tradizionale dell'Ortodossia in questo paese continuerà
a subire un'erosione. I giorni in cui, per virtù dell'essere "greco"
o "russo", uno era anche automaticamente ortodosso, sono andati. Se L'Ortodossia
in questo paese non riesce a trattenere e a riassorbire quanti sono nati
in ambiente ortodosso, la sua testimonianza ed efficacia missionaria saranno
danneggiate e limitate.
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Visitate la pagina Web del Justianan Centre, ricca di spunti interessanti
per l'approfondimento dei temi di geopolitica ortodossa:
http://www.geocities.com/Athens/Olympus/5357/index2.html